Press

2024 October

Source|Periodico dell’Associazione Volontari Assistenza Pazienti Oncologici
Author|di Francesca Brandes critico d’arte

Periodico dell’Associazione Volontari Assistenza Pazienti Oncologici – COSA VEDERE SEMINARE SPERANZ

Periodico dell’Associazione Volontari Assistenza Pazienti Oncologici – Anno 20 N° 92 ottobre / novembre / dicembre 2024

Sotto un cielo carico di stelle, dai mille riflessi perlacei, vive e combatte l’umanità di Cen Long. Corpi di natura, realistici e, allo stesso tempo, archetipici; pescatori, braccianti, pastori di greggi. Fanciulle colte nel fiore inconsapevole degli anni, anziane, bambini. E molti animali: gli agnelli e gli asini, il pollame, in un paesaggio sospeso tra acque e terre. Le visioni smisurate di questo grande artista cinese sono ora in mostra a Venezia, a palazzo Querini, nei mesi incandescenti della Biennale Arte: dopo aver fatto tappa, in un’esposizione molto apprezzata da pubblico e critica, a Firenze, i lavori di Cen Long costituiscono oggi senza dubbio l’occasione per una riflessione profonda sull’essere umano, soprattutto sul valore intrinseco dell’esistenza, sul bene che ciascuno può recare al mondo in cui agisce e ai suoi simili. Incredibile l’iniezione di fiducia che l’artista cinese, dissidente, auto esiliato nel suo Paese, da anni distante dal mercato e dalle istituzioni, riesce ad infondere al suo pubblico. Nelle sale di palazzo Querini, va in scena un universo di semplici, dove le azioni quotidiane dei protagonisti si elevano

– con naturalezza – al trascendente; la fatica quotidiana è canto amoroso alla vita, la prossimità degli affetti sinceri diviene assoluta manifestazione del divino in noi. Molto spesso compaiono simboli riconducibili al Vangelo e alla fede cristiana, ma in Cen Long ciò vale come universale approccio, nella definizione di una fede laica che tutti coinvolga. Lo ribadisce la curatrice e critica Metra Li, che da molti anni cura la diffusione all’estero della sua arte, e che con Laura Villani firma l’esposizione veneziana: «Cen trasfigura gli aspetti tangibili dei suoi soggetti nel regno di una spiritualità astratta … del resto si può sempre dire che la fede accende la luce». Classe 1957, nato a Guangzhou, Cen Long è stato professore presso il Dipartimento di Pittura a Olio dell’Accademia di Belle Arti di Hubei. Si è dimesso nel 2005, ritirandosi in isolamento a Wuhan. Lontano dalla scena pubblica, il maestro cinese si è pur tuttavia rivelato un attento osservatore del mondo contemporaneo e della complessa relazione con il passato: nelle tele, leggiamo la denuncia del cambiamento climatico, la necessità di considerare l’acqua come bene primario, la volontà di pensare all’essenza spirituale e non all’odio. È un amore, il suo, che emana dal cosmo e si fa seme di speranza; una fede incrollabile nell’ordine cosmico, nella solidarietà. Le opere di Cen Long, quegli scenari luminescenti che emergono dall’oscurità, hanno la forza di un pellegrinaggio spirituale che coinvolge i nostri destini, come i penitenti ritratti da Dante nel Purgatorio.

Così l’istinto del viaggio, raccorda il nostro mondo alla visione inesausta e curiosa di Marco Polo, di cui quest’anno in Laguna, si celebrano i settecento anni dalla morte: un percorso dentro e fuori di noi, alla ricerca di un senso. L’allestimento di palazzo Querini, elegante e minimale, lascia il massimo spazio alla potenza dei

lavori, spesso di grandi dimensioni ed è scandita da aree tematiche: i rapporti più intimi e cari, alberi ed animali, il mistero dell’acqua. La tecnica di Cen Long non nasconde la profonda ammirazione per alcuni maestri occidentali (in giovanissima età il pittore è stato ospite di amici di famiglia in Francia): da Courbet a Delacroix, fino alla fisicità di Lucien Freud, nella definizione plastica dei corpi. Per i preziosi rimandi culturali, bisogna invece tener conto del retaggio familiare, con una madre storica ed un padre rinomato etnologo, antropologo e storico dell’arte. Quanto poi la tragica fine del genitore, morto suicida perché perseguitato dal regime, abbia influito sul ritiro dell’artista dalla scena pubblica, è facile intuire. Tuttavia, Cen Long ha sempre perseguito una via autonoma, un progetto tenace: dare vita alla tela e, nella tela, concettualizzare l’umano, raggiungere la trascendenza nella vita di ogni giorno. Seminare pace e gentilezza, sempre. Seminare speranza Opere di Chen Long Quando: fino al 24 novembre 2024 Dove: Palazzo Querini – Calle lunga San Barnaba 2691, Venezia

Ticket: ingresso libero
Orari: 11:00 19:00 (martedì chiuso)
Partners: Fondazione Ugo e Olga Levi; Accademia
di Belle Arti di Venezia; Accademia di Belle Arti di
Lecce;Crux Art Foundation; Lyra Servizi alla Cultura; Studio
Laura Villani.
Ufficio stampa: Davide Federici / +393315265149 / info@davidefederici.it