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2024 June
Source|la Nuova di Venezia e Mestre – GIOVEDÌ 13 GIUGNO 2024 – 34
Author|Newsroom

la Nuova di Venezia e Mestre – Cen Long, figures of a utopia. The imprint of the Renaissance

PALAZZO QUERINI
Cen Long, figure di un’utopia. L’impronta del Rinascimento

|Enrico Tantucci |

Ama la grande pittura rinascimentale italiana, Cen Long, e nelle sue nobili, dolenti descrizioni di vita rurale o domestica nelle campagne cinesi, questo ricordo emerge forte. Sono grandi, realistici i dipinti di questo artista di grande valore. È la più grande mostra mai realizzata in Italia dedicata a Cen Long, a Palazzo Querini, fino al 24 novembre. Si tratta di un importante pittore figurativo dell’arte cinese contemporanea, anche se ha da tempo lasciato il suo paese per vivere in Occidente. I grandi dipinti che popolano le sale di Palazzo Querini sembrano assai distanti dall’immaginario dell’arte ufficiale cinese novecentesca, così come dal distacco polemico delle ultime generazioni, spesso orientato al concettuale. Le sue sono figure dal modellato plastico, in costante dialogo, appunto, con il Rinascimento toscano.

Tessiture corali dalle profonde reminiscenze occidentali; una spiritualità diffusa che, pur non collegandosi direttamente agli stilemi del cristianesimo, ne veicola contenuti di attesa e di illuminazione. Si chiama “Seminare speranza” la mostra veneziana, che segue quella tenuta all’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. Cen Long ritrae individui che perseverano con fermezza, superando instancabilmente le avversità della vita. Servendosi di umili figure umane ed animali, dipinge la sua utopia: un mondo pervaso da un amore eterno e sincero. Cen Long è nato a Guangzhou nel 1957. Ha abbandonato la carriera accademica per dedicarsi alla pittura. Tra le sue esposizioni più recenti vi è quella del 2022 presso Palazzo Contarini del Bovolo a Venezia, “Passaggi Invisibili – Una Connessione Tra Ciò Che è e Ciò Che è Sempre Stato”, dove le sue tele sono state messe in dialogo con il Paradiso del Tintoretto.

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Translation to English:

PALAZZO QUERINI
Cen Long, figures of a utopia. The imprint of the Renaissance

|Enrico Tantucci|

Cen Long loves the great Italian Renaissance painting, and in his noble, poignant descriptions of rural or domestic life in the Chinese countryside, this memory emerges strongly. The paintings of this artist, of great value, are large and realistic. It is the largest exhibition ever held in Italy dedicated to Cen Long, at Palazzo Querini, until November 24th. He is an important figurative painter of contemporary Chinese art, although he left his country long ago to live in the West. The large paintings that populate the halls of Palazzo Querini seem far removed from the imagery of official 20th-century Chinese art, as well as from the polemical detachment of recent generations, often oriented towards the conceptual. His figures are plastically modeled, in constant dialogue with the Tuscan Renaissance.

Choral textures with deep Western reminiscences; a pervasive spirituality that, while not directly linking to the styles of Christianity, conveys contents of expectation and illumination. The Venetian exhibition is called “Sowing Hope”, following the one held at the Accademia delle Arti del Disegno in Florence. Cen Long portrays individuals who persevere with determination, tirelessly overcoming the adversities of life. Using humble human and animal figures, he paints his utopia: a world pervaded by eternal and sincere love. Cen Long was born in Guangzhou in 1957. He abandoned his academic career to devote himself to painting. Among his most recent exhibitions is the one in 2022 at Palazzo Contarini del Bovolo in Venice, “Invisible Passages – A Connection Between What Is and What Has Always Been”, where his canvases were put in dialogue with Tintoretto’s Paradise.