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2024 March

Source|Aise.it
Author|Newsroom

aise.it – “Seminare Speranza”: all’Accademia delle Arti di Firenze la monografica di Cen Long in dialogo con il Purgatorio dantesco avvia il tour italiano dell’artista cinese

FIRENZE\ aise\ – L’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, la più antica accademia di belle arti del mondo, ospiterà la mostra monografica dell’artista cinese Cen Long “Seminare Speranza: il Purgatorio nei dipinti di Cen Long”. La mostra di Firenze ha una sua specifica valenza mettendo in relazione l’arte di Cen Long con il tema della Speranza e del Purgatorio di Dante e rappresenta la prima tappa dell’Italian Cen Long Tour alla quale seguirà Venezia nell’ambito della 60^ Esposizione Internazionale d’Arte Biennale (aprile – novembre 2024) a Palazzo Querini, Fondazione Ugo e Olga Levi.

La mostra sarà inaugurata venerdì, 8 marzo, a partire dalle ore 16.30, con un incontro cui prenderanno parte la presidente di AADFI, la storica dell’arte Cristina Acidini, la curatrice taiwanese Metra Lin, promotrice a livello mondiale della pittura poetica di Cen Long, e la curatrice per il Tour italiano della mostra Laura Villani.

Le opere del Maestro Long, pittore figurativo dallo stile originale e potente, non mancheranno di sorprendere positivamente, di far riflettere e di sollecitare al confronto il pubblico.

“E quindi uscimmo a riveder le stelle”. Così Dante conclude l’Inferno della Divina Commedia, prima di intraprendere il viaggio nel Purgatorio, un regno dove le anime sono temprate dalla sofferenza e avviate alla crescita spirituale. Nell’opera di Cen Long assistiamo a una visione artistica del Purgatorio che trascende la mera rappresentazione, addentrandosi nella profondità delle riflessioni di Long sulla vita, attraverso una figurazione intensa, intrisa di realismo e con tonalità espressioniste.

Come scrive Laura Villani, “si tratta di una mostra con tele di grandi dimensioni, solide nella costruzione e libere nella pennellata fluida, dove, figure potenti dal modellato plastico, sono in costante dialogo con il Rinascimento toscano; tessiture corali dalle profonde reminiscenze occidentali; una spiritualità diffusa che, pur non collegandosi direttamente agli stilemi del cristianesimo, ne veicola contenuti che rappresentano l’essenza dell’umanità facendo sì che la sua opera diventi un ponte per comunicare attraverso un’intelligibilità universale valori estetico-morali: quali amore, gentilezza, speranza e forza”.

Sopportando egli stesso difficili prove nel corso della sua vita, l’artista rappresenta individui comuni, intenti nelle fatiche di lavori umili, ma che comunicano serenità nella consapevolezza di una vita semplice. Sono pescatori, pastori, contadini che compongono un’umanità che affronta con fierezza le difficoltà quotidiane, stimolando le riflessioni filosofiche dell’artista, e che comunica coraggio nell’affrontare le avversità in una fede laica, incrollabile. L’arte di Cen Long ispira, seminando speranza nei cuori delle persone.

L’artista ha detto una volta: “Tutti i miei dipinti, tutti i personaggi, possono essere visti come quelli che hanno sopportato le prove spirituali del Purgatorio dantesco“. La pittura è una parte essenziale della sua pratica spirituale, così come la liberazione dalla sofferenza e dalla disperazione. Si augura che con questa esposizione fiorentina, primo appuntamento del suo Tour nel nostro Paese, la sua arte possa manifestare gli aspetti più preziosi dell’umanità, portando coraggio e speranza in mezzo al rumore e alla furia della società moderna. La speranza, la Spes, concetto antico e tremendamente legato al nostro presente e alle difficoltà che si prospettano, è il centro del messaggio di Long.

Le opere di Cen Long, esposte fino al 30 marzo, sono molto distanti dalla rappresentazione dell’arte cinese contemporanea a cui siamo abituati, specie in campo pittorico, e non mancheranno di costituire una sorpresa per il pubblico. Il suo approccio artistico consiste in uno stile semplice, una pennellata sofisticata, una composizione rigorosa, una colorazione stratificata e solida. Queste tecniche conferiscono forza ai suoi dipinti; ogni opera contiene un significato più profondo sotto le varie qualità superficiali. Insieme, questi attributi esprimono valori in grado di resistere alla prova del tempo e di affascinare l’immaginazione. Le sue opere evocano un senso di chiarezza e serenità allo spettatore, incoraggiando coloro che sono oppressi dalla frenesia della vita moderna a sperimentare nuovamente l’estetica della tranquillità, per tornare a uno stato più fondamentale dell’essere.

Nato nel 1957 a Guangzhou, la più grande città costiera del sud della Cina, Cen Long ha lasciato la carriera accademica per proseguire la propria opera con maggior libertà. La sua vita è stata segnata dal suicidio del padre, Cen Jia Wu (1912-1966), celebre antropologo e storico. Un ambiente familiare stimolante (anche la madre, Feng Lai Yi, è un intellettuale) lo indirizza ben presto a studiare arte, filosofia e tradizioni dell’Occidente; una preparazione di base che influenzerà le modalità esecutive di Cen Long, così come la simbologia dei suoi lavori. Il suo approccio artistico consiste in uno stile semplice, pennellate sofisticate, composizione rigorosa, colorazione stratificata e solida. Queste tecniche generano grande forza nei suoi dipinti; ogni pezzo contiene un significato più profondo sotto le sue qualità superficiali. Insieme, questi attributi esprimono valori che possono resistere alla prova del tempo e affascinare l’immaginazione. Le sue opere evocano un senso di chiarezza e serenità incoraggiando a ri-sperimentare l’estetica della tranquillità, per tornare ad uno stato più fondamentale dell’essere. Il risultato è una pittura colma di mistero, che parla ad ogni fede senza essere collegata ad un credo in particolare e ci conduce con invisibili passaggi in una condivisione delle sorti dove la bellezza è connaturata all’esistere. (aise)